Storia dell'Associazione Nazionale Carabinieri di Lodi


dal libro " I REALI CARABINIERI A LODI " di MARIA MORETTI


Il 12 Giugno 1927 una sessantina di Carabinieri lodigiani, già iscritti all’Associazione di Mutuo Soccorso tra Carabinieri in pensione e in congedo, di Milano, fondarono la Sezione Lodigiana. Presidente onorario del neonato sodalizio fu nominato il Cavalier Antonio Soffientini, mentre la presidenza venne affidata al Vice Brigadiere Giuseppe Poncellini e la vice presidenza al Carabiniere Carlo Bergamaschi. Alla segreteria venne posto il Carabiniere Antonio Pizzamiglio, revisori furono i Carabinieri Cesare Corso, Luigi Vitaloni e Giovanni Tronconi; consiglieri Giuseppe Prevosti e Angelo Palladini.
Dirigenti e Soci si dedicarono con operosità straordinaria, ammirevole e costante alla Sezione, loro fiore all’occhiello, la cui attività, grazie all’impegno di ciascuno, fu infatti subito intensa, consistente soprattutto in numerose iniziative, non poche documentate da fotografie e da articoli di Cronaca Cittadina, pubblicati da giornali dell’epoca, come - ne citiamo alcuni - Il Cittadino e II Popolo di Lodi.

Del nobile gesto e dell’opera svolta da quegli intrepidi “padri” e animatori della Sezione Lodigiana sono orgogliosi i soci odierni, ma soprattutto i figlioli, alcuni trasferiti in varie città, altri residenti in Lodi e dintorni.

-La memoria mi riporta spesso all'infanzia, con mio padre Giuseppe, Appuntato dei Carabinieri Reali, in servizio, con un altro commilitone, in un paese che egli amava definire composto da brava gente - ricorda il giornalista pub­blicista Francesco Prevosti - Mio padre ha svolto il servizio per due anni a Cavenago d’Adda. Mi portava spesso con sé sulla carrozza dei Carabinieri, trai­nata da due cavalli, abbastanza veloce per il pronto intervento. Stavo seduto al suo fianco e non di rado prendevo le redini per condurre il veicolo. Non esisteva la sirena per la precedenza, ma c'era la frusta per far correre più velocemente i cavalli...

Il Giornalista Bassiano Pizzamiglio, invece, conserva fotografie e, quasi fosse una reliquia, l’attestato di Socio Benemerito che il 23 Giugno 1933 la Presidenza della Federazione Nazionale del Carabiniere Reale conferì, per meriti di costante operosità, a suo padre Antonio, il primo Segretario, tra l’altro, della Sezione Lodigiana. Egli, unitamente a tutti i figli di quegli intrepidi fondatori, avrebbe desiderato ricordarLi ufficialmente, l’anno 2007, nella ricorrenza dell’80° Anniversario della “posa”, sia pure simbolica, della prima pietra della Sezione di Lodi, come già avvenne anni addietro in occasione del 50°.


- La cerimonia - ricorda - si svolse il 18 Giugno 1978, in Via San Giacomo, sede del Comando del Gruppo Carabinieri Milano III in Lodi, di cui era Comandante il Tenente Colonnello Matteo Ventimiglia.
Celebrò la Santa Messa al campo Mons. Franco Felini, cugino del Carabiniere Antonio Orsini - classe 1919 - caduto sul fronte jugoslavo nel 1942. Impartì pure la benedizione del nuovo Labaro da me donato, in memoria di mio padre, alla Sezione, dedicata al Vice Brigadiere Franco Pietrasanta. Mi venne consegnata una medaglia ricordo, in segno di riconoscenza.








Una medaglia, con un attestato di benemerenza, venne pure consegnata ai Soci Fondatori, ancora viventi, che presenziarono alla Cerimonia:

  • Carabiniere scelto AJOLFI Erasmo, classe 1903;
  • Carabiniere a cavallo CREMASCOLI Angelo, classe 1898;
  • Carabiniere DONIDA Angelo, classe 1900;
  • Carabiniere a cavallo FUSARI Riccardo, classe 1898;
  • Carabiniere MARZAGALLI Edoardo, classe 1894;
  • Vice Brigadiere SCOGLIO Andrea classe 1893 *;
  • Carabiniere SOBACCHI Amedeo, classe 1902;
  • Carabiniere ZANONI Giorgio, classe 1902.


Quella fu per loro una giornata straordinaria!


Siamo nel terzo millennio e i Soci Fondatori sono purtroppo scomparsi. Fra alcuni anni ai loro figli non sarà forse possibile presenziare alla Manifestazione che sicuramente (ci auguriamo) si svolgerà nella ricorrenza del Centenario! In occasione dell’ 80° non si poté organizzare nulla! Desideriamo perciò rendere un omaggio, semplice ma significativo, che il tempo conserverà immutato 


RR. CC. FONDATORI


nel 1927, di quelle solide basi che ancora oggi sostengono la Sezione A.N.C. Lodigiana, rivolgendo a ciascuno di loro l’espressione della più sincera e sentita ammirazione nostra e di tutti i lettori.

Ricordiamo, tra le prime manifestazioni organizzate dulia nostra Sezione, il: 1° Convegno Regionale Lombardo tra le Associazioni dei Carabinieri in Congedo, indetto il 29 Maggio 1932 e svoltosi nella nostra Città. (Era l’epoca in cui tali Associazioni appartenevano alla Federazione Nazionale di Roma). Il Popolo di Lodi (Ed. del 4 Giugno) la definì "bella, significativa, indimenticabile manifestazione di schietto cameratismo”.

Vi parteciparono ben 498 Carabinieri in Congedo, fra i quali molti Ufficiali e per­sino alcuni Generali e Colonnelli, rappresentanti delle Province di Milano, Bergamo, Como, Cremona, Pavia e Varese. Erano presenti, col loro presidente e il gagliardetto, le Associazioni di Milano, Piacenza, Bergamo, Como, Varese, Pavia, Cremona, Crema, Monza, Treviglio, Gallarate, Busto Arsizio, Legnano, Saranno, Vaprio d’Adda, Fiorano al Serio, Fagnano Olona, oltre al Gruppo Sportivo Tiro a Segno fra RR.CC. in Congedo di Milano ed i Gruppi dei RR.CC. di S.Angelo e Borghetto Lodigiano. I radunisti, in corteo, con in testa il gonfalone municipale, accompagnali dal Podestà ed altre autorità civili e militari, si recarono a rendere omaggio ai Caduti, sul cui monumento vennero posate corone di fiori dai Carabinieri in Congedo della Regione Lombardia e dall’Associazione di Monza. Giunsero successivamente alla “nuova e bella” Caserma dell’Arma, dove, dopo aver reso omaggio al Capitano, Comandante la Compagnia, l’Associazione di Lodi prestò in forma solenne il giura­mento davanti al Medagliere della Federazione di Roma. Il Segretario generale, Capitano Cujuli, pronunciò un toccante discorso, seguito dall’oratore ufficiale, Capitano Giovanni Manassero, direttore de “Il Carabiniere”, il quale commemorò il 118° Anniversario dell’Arma, esaltandone, tra l’altro, i momenti storici più determinanti, le gesta dei Carabinieri e i Caduti che onorano la Benemerita.Alle Associazioni convenute al Raduno venne consegnato un artistico Attestato di Benemerenza.

Il 22 Ottobre dell’anno seguente, a Torino, venne indetto un Raduno in occasione dell’inaugurazione del Monumento al Carabiniere.

Fu un’iniziativa voluta dall’Arma, che si svolse con la collaborazione del In Federazione del Carabiniere. La partecipazione all’adunata, quindi, venne estesa n tutti i Carabinieri, compresi quelli in congedo, anche se non iscritti alle numerosi' Sezioni. Con lo scopo di ottenere una presenza “di massa ” alla manifestazione, il Presidente Federale, Generale di Brigata Conte Baldovino Caprini, comunicò a suo tempo, tramite una Circolare, specifiche norme organizzative ad ogni singola Sezione, sollecitandone al tempo stesso un’opportuna diffusione. La presidenza lodigiana si rivolse ai soci, perché partecipassero numerosi, appellandosi al loro "sentimento di cameratismo e all’orgoglio di aver fatto parte dell’ Arma gloriosa”.
A totale carico dell’Associazione le spese di viaggio (andata e ritorno). Lire venti (20), invece, vennero richieste ai familiari e ai non soci, da versare, all’atto del l’iscrizione, presso la Sede Sociale (Corso Vittorio Emanuele, 22 - ndr) o rivol­gendosi al segretario, Sig. Antonio Pizzamiglio.


Il Raduno, tuttavia, che passò alla Storia della Sezione Lodigiana per la nume­rosa presenza di soci, fu il primo tenutosi a Roma il 10 e 11 Marzo 1934.

I Lodigiani vi parteciparono con la Banda Cittadina di cui ciascun componente indossò il sovracolletto con gli alamari e la bustina di panno blu.

Il 19 Marzo 1933 morì, per cause di servizio, il Vice Brigadiere Francesco Luigi Pietrasanta, Carabiniere dall’animo acceso da un ardente amore verso la Patria, Medaglia d’Argento al Valor Militare. L’anno precedente egli, consapevole del­l’imminente fine che l’attendeva, scrisse il Testamento Morale, datato 18 Agosto 1932-AX-
La Sezione A.N.C. di Lodi venne dedicata alla sua memoria.

Dettagli...


LA SOLENNE INAUGURAZIONE DEL VESSILLO SOCIALE DELLA SEZIONE LODIGIANA DEL CARABINIERE “F. PIETRASANTA”


La Cerimonia si svolse, il 20 Settembre 1936, nella Sala della Consulta Comunale di Lodi alla presenza di tutte le autorità cittadine, di un folto nucleo di Carabinieri e numerosi soci, del Generale di Divisione, Ademollo ( Grand’Uff. Amedeo, Commissario Straordinario dell’Associazione Nazionale RR.CC. in Congedo, al quale il Brigadiere Giuseppe Poncellini, dopo il discorso introduttivo del Podestà, rivolse un saluto personale e quello dell’Associazione, seguito da una relazione appassionata (Il Cittadino, 25 Settembre 1936) del lavoro svolto dall’illustre ospite a vantaggio della Sezione lodigiana, già impegnata in un’intensa attività sorretta dalla forza numerica di oltre un centinaio di soci e da spirito di associazionismo. Il Generale Ademollo, dal canto suo, rievocò, con un discorso “vibrante e compendioso” i fasti dell’Arma Benemerita e Fedelissima, "custode di sacre memorie e focolaio delle più belle virtù militari ”.

Si formò, successivamente, il corteo, aperto dal Corpo Bandistico del Dopolavoro Comunale di Lodi e dai Vigili Urbani, seguiti dai vari gagliardetti delle Sezioni partecipanti, dalle Associazioni d’Arma e...da oltre 250 persone! Venne deposta una corona in Broletto, dinanzi alla lapide che ricorda i Caduti della guerra d’Africa. In Cattedrale Mons.Venanzio Felisi, Protonotario Apostolico, benedis­se il nuovo Vessillo della Sezione di Lodi, scortato dai Carabinieri in alta unifor­me, accompagnato dal padre del commilitone scomparso, Vice Brigadiere Franco Pietrasanta, alla cui memoria era dedicata la Sezione, e dalla vedova, Signora Luisa, Madrina dello Stendardo. Il corteo, dopo un “vibrante e patriottico discor­so rievocatore delle virtù dell’Arma silenziosa”, tenuto dal Monsignore stesso, si diresse, poi, verso il Monumento ai Caduti al fine di deporvi una corona d’alloro e di sostare in devoto raccoglimento, ricordando pure, col grido “Presente”, tutti i gloriosi Caduti per la Patria.

"La festa si è conclusa con una colazione squisitamente servita dal proprietario del Ristorante Tram, durante la quale regnò la più schietta cordialità ed allegria”( Il Cittadino - 25 Settembre 1936).

Non mancarono altri discorsi tenuti dal Generale Ademollo, dal Podestà, dal Comandante del Presidio, dal Sig. Grasselli, Ispettore Provinciale del l’Associazione consorella di Bergamo... che furono festosamente applauditi.

La Sezione Lodigiana si contraddistinse pure in iniziative culturali. Citiamo, ad esempio, il Concerto vocale svoltosi, con successo, nel Salone S. Luigi, nel 1938, con la partecipazione del giovane soprano Amelia Armolli, già tuttavia affermata anche all’estero ed alla Scala, del baritono Bertone, dal “timbro caldo e dall'emissione facile e naturale”, del tenore Pulido, “dai buoni mezzi vocali (Il Cittadino, 28 gennaio 1938). Il programma, che comprendeva le più belle pagine del repertorio melodrammatico, offrì anche “tre novità” e cioè “Il Brivido”, lirica di Enzo Camussi, una “Ninna Nanna” del Maestro Pellegrini, collaboratore pianistico della serata, ed infine la romanza “Luna, magica luna” dall’opera “Eleonora d’Arbore”, primo lavoro del giovanissimo concittadino, Maestro Laslo Spezzaferri. Concluse felicemente la serata un’applaudita dizione poetica del Sig. Russoli.

Durante la II guerra mondiale la Sezione visse situazioni non facili da risolvere e neppure felici. Giunta finalmente la pace e ristabilitosi il funzionamento dell’Associazione Nazionale, venne ricostituita, riprendendo quella frenetica atti­vità che sempre l’aveva distinta, protesa con entusiasmo verso un domani fecondo di bene e di iniziative, alla guida di Presidenti capaci e consapevoli del compito loro affidato.

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